L’originale porta-targa Yamaha modello “rally” all’ennesimo salto in Val di Susa si è rotto.
E quindi eccomi qui. Tornato dal viaggio con Ivan e Giovanni (prossimamente farò alcuni articoli a proposito) con il ultimo timore di perderla di nuovo in autostrada, eccomi a casa con la difficile scelta di quale porta-targa montare.
Ma andiamo con ordine. Qui sopra il mio tentativo in Val di Susa di riparare il porta-targa sul posto, con un supporto mascherina in plastica comperato alla – ormai nota per me – Aram Autoricambi di Oulx.
Ovviamente ha resistito solo due giorni, ma utili comunque per terminare il viaggio.
E ora che sono a casa? Cosa faccio? Compero il pezzetto rotto ? (ma non si trova a catalogo) Prendo un prodotto di marca? Un cinese?
Ecco, sì un cinese ma robusto. Non voglio spendere oltre 100€ e ritrovarmi scontento. Trovo il classico portatarga di AliExpress su subito.it a 40€ (nuovo) e mi ritrovo in mano un prodotto molto robusto, compresa la luce a led !
Ed eccomi al montaggio: 4 ore di lavoro fatto con calma, decidendo dove fissare le frecce (che devono evitare il flusso caldo in uscita dallo scarico alto HPCorse), fare passare i cavi, quale luce targa mettere (originale o quella fornita dal nuovo porta-targa) e come risolvere il problema del catarifrangente obbligatorio per evitare multe.
Per garantirmi che lo scarico non cada durante il lavoro lo fisso con un elastico e smonto tutto.
Dopo aver forato il supporto del fanale per fare uscire le frecce in alto e realizzare così un gruppo ottico unico, ecco il risultato finale. Manca ancora la targa e il catarifrangente della Barracuda (originale e sottile) ma ci siamo!
Per la cronaca ho usato la luce targa originale e non quella che mi hanno fornito loro. Mi sembrava meno ‘sparata’ e più angolata sulla targa.